martedì 30 novembre 2010

Il Sole 24 ORE: Arsenico e vecchi acquedotti: «Valori fuori legge dell'acqua sono un rischio per la salute

di Cosimo Colasanto
Lo stop ai rubinetti che erogano acqua potabile con concentrazioni di arsenico superiori ai valori consentiti dall’Unione Europea è più che giustificato. A rischio è la salute dei cittadini, conferma a Salute24 il direttore della Scuole di Specializzazione in Idrologia Medica e Medicina Termale dell'Università di Milano, Umberto Solimene. “L'arsenico è uno degli elementi conosciuti più tossici”, spiega, poiché “l'assunzione prolungata e permanente di acque con alto tenore di arsenico, superiore ai 10 microgrammi, può portare ad una serie di notevoli disturbi cutanei, gastrointestinali, nervosi, sino a forme di paralisi, e tumori”.

La Commissione Europea con una decisione del 28 ottobre scorso ha rigettato la richiesta di 128 Comuni italiani che chiedevano una ulteriore proroga  - quella precedente era del 2003 - spostando l’asticella dei valori consentiti al di sopra di quanto previsto dalla direttiva 98/83/CE. “Il valore guida di un elemento in un'acqua potabile indica la concentrazione limite - continua Solimene - che non comporta pericoli per la salute per una persona che per tutta la sua vita consuma l'acqua in questione”. La norma europea impone il paletto a 10 microgrammi, numerosi Comuni chiedevano di restare temporaneamente sopra i valori di 30, 40 e anche 50 microgrammi, quindi anche cinque volte di più.

In tutto sono 1 milione gli italiani interessati dai valori fuori legge di arsenico (ai quali si somma l’allarme per altre sostanze, come boro e floruro), distribuiti tra Lombardia, Trentino Alto Adige, Toscana, Umbria e, soprattutto, Lazio, dove si trovano 91 dei centri con numeri oltre i limiti. I restanti 59 milioni di italiani non hanno alcun problema con l’acqua che esce dai rubinetti di casa, ricordano gli esperti: precisazione che evita inutili allarmismi. La situazione è stata oggetto di un’interrogazione parlamentare, al quale il ministro della Salute ha risposto stimando in circa 100 mila le persone “a cui potrebbe essere precluso da subito l'uso potabile dell'acqua distribuita a causa della presenza di valori di arsenico superiore a 20 microgrammi per litro”.

Arsenico, cos’è? - Le proroghe sono state ottenute per dare il tempo alle amministrazioni interessate di provvedere ad un adeguamento dei valori-soglia, così come imposto dalla legge 31 del 2001, cercando, ad esempio, nuove fonti di approvvigionamento. Così come è stato per Brescia, Pavia, Arezzo e Lecco, per i quali è stato valutato positivamente l’abbassamento delle concentrazioni di arsenico. Arsenico che deriva da un fenomeno naturale, legato alla composizione naturale di alcune rocce laviche, come accade nella zona dei Castelli Romani o in altri punti dell’Appennino. “L'arsenico è un elemento che anche se abbastanza diffuso nella crosta terrestre si trova in piccole concentrazioni - spiega Solimene -. Nell'aria viene originato da diverse fonti: vulcani (3000 tonnellate all’anno), microorganismi (20.000 tonnellate), altre 80.000 tonnellate vengono immessi dalla combustione di combustili fossili”. Nell'acqua “lo si trova per via del lavaggio delle rocce minerali combinate con zolfo e ferro".
Anche se negli alimenti le sue quantità sono molto basse, i pericoli possono comparire quando alcune specie animali, come i pesci, accumulano questo elemento e quindi lo fanno entrare nella catena alimentare.

L’altro volto dell’arsenico - Usato nelle medicine tradizionali sin da tempi remoti per diverse patologie - cutanee, malattie a trasmissione sessuale - è stato recentemente adoperato anche in sperimentazioni come componente di farmaci antitumorali. “Recentemente alla Harvard University - ricorda Solimene - hanno sperimentato un farmaco già usato dalla medicina tradizionale cinese, che riesce a risvegliare le staminali tumorali, bloccando una proteina che le tiene solitamente a bada”.
 (29/11/2010)
fonte: http://salute24.ilsole24ore.com/articles/12190-arsenico-e-vecchi-acquedotti-valori-fuori-legge-dell-acqua-sono-un-rischio-per-la-salute

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