venerdì 26 novembre 2010

Acqua all'arsenico nel Lazio. Conoscere subito i piani di rientro presentati in questi giorni


Oggi abbiamo letto - con una certa preoccupazione - gli interventi di Acea e di Mattei sulla questione arsenico. L’assessore regionale all’ambiente Marco Mattei sostiene che già da luglio la Regione si stava interessando alla questione, con un tavolo tecnico. Peccato che nella sede istituzionale di gestione delle acque - ovvero nell’assemblea dei Sindaci dell’Ato 2 - che si è tenuta il 5 luglio 2010, Mattei non abbia detto una sola parola sul tema dell’arsenico. Dava per scontata la deroga europea? Su che basi?
Per quanto riguarda il gestore privato delle acque della provincia di Roma (Velletri inclusa), il direttore dell'area idrica di Acea, Andrea Bossola parla di “nuove norme dell'organismo mondiale della sanità”. Bossola dimentica che le “nuove norme” sono del 1998, data della direttiva quadro della Commissione europea, recepita dal governo italiano nel 2001.
Oggi la Regione ha, poi, annunciato di aver presentato una nuova richiesta di deroga per l’arsenico, questa volta puntando più in basso, a 20 microgrammi litro. Come dire che il lupo perde il pelo ma non il vizio. Mattei iniziasse a rendere immediatamente pubblici i piani di rientro che Acea ha preparato per la nuova richiesta di deroga. Ricordiamo poi che fino a nuovi pronunciamenti della Commissione Europea, il limite per l'arsenico nelle acque del Lazio è di 10 microgrammi e non 20 come qualcuno cerca di far intendere in queste ore.

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