mercoledì 24 novembre 2010

Con la gestione privata dell'acqua i profitti vengono prima delle esigenze della popolazione


Il privato nella gestione dell'acqua non può funzionare. E non solo perché introducendo il meccanismo del profitto l'interesse collettivo viene meno o perché questo profitto è garantito dalla legge Galli o ancora perché i parametri di formazione della tariffa che si basano anche sulla qualità del servizio non vengono applicati. La gestione privata non funziona perché quando il presidente della provincia di Roma Zingaretti (che rappresenta i 75 comuni gestiti da acea) nell'ultima assemblea dei soci di Acea Ato 2 lo scorso maggio chiede un'anticipo degli utili dell'azienda per affrontare l'emergenza idrica nei Castelli romani e lo stesso comune di Roma (che detiene il 51% di azioni di acea) è d'accordo, ha come risposta dalla holding romana un sonoro NO. Prima i soci, poi la popolazione.

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