venerdì 26 novembre 2010

Il miracolo dell'acqua

E' vero, a volte i miracoli esistono. Anche se siamo nel terzo millennio e siamo figli di Cartesio, la vecchia categoria della metafisica può rivelarsi ancora utile. E' accaduto a Velletri, forse grazie all'intervento di qualche santo, spinto dalla pietà per la nostra città: l'acqua non si è trasformata in vino, ma da avvelenata a purissima. O quasi. Ad ottobre l'arsenico raggiungeva punte di 70 microgrammi/litro? Ora non più, secondo le nuove analisi che Acea Ato 2 ha presentato al comune oggi. "Tutti i valori sono sotto i 20 microgrammi, meno il pozzo Marucco", scrive con un certo orgoglio la potentissima Acea. Ed è chiaro che noi cittadini ne siamo felici. Ma la domanda è: perché in quattro anni il miracolo non è mai avvenuto? Perché per mesi hanno tenuto spento il potabilizzatore che serve il centro storico senza dire una parola ai cittadini, lasciando che nelle case arrivasse acqua con alti contenuti di arsenico? E ancora, perché Acea ha richiesto una deroga fino a 50 microgrammi litro all'Unione europea fino al 31 dicembre 2012? Voleva più tempo per fare il miracolo al rallentatore? Sono i lati oscuri dei fenomeni metafisici... Per quanto, però, Acea si sforzi la situazione non è assolutamente risolta. In undici punti l'acqua è ancora fuori legge, ovvero con valori superiori a quelli stabiliti dal Dlgs. 31/2001. Quindi per ora non c'è nessun motivo per festeggiare - salvo la felicità nel vedere che i miracoli, a volte, esistono - e per chiudere il capitolo dell'acqua all'arsenico.

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