martedì 29 luglio 2008

Cosa puoi fare in 25 minuti?

Il comitato spontaneo di cittadini per l'acqua pubblica di Velletri ha fatto un simpatico esperimento: abbiamo chiamato il numero verde di Acea Ato 2 (800 - 130 335) per misurare l'efficienza del gestore idrico in una giornata dove è mancata l'acqua in vari punti del centro storico della città.

Sono stati 25 minuti di attesa...

In 25 minuti puoi leggere l'ultimo capitolo di un libro indimenticabile, puoi parlare con tuo figlio sulla sua prima fidanzata, puoi finalmente sistemare i tuoi cassetti, puoi incontrare l'amore della tua vita, puoi chiaccherare con il tuo migliore amico...

Ma, invece, a Velletri, 25 minuti li passi aspettando che il call center di Acea Ato 2 ti risponda "purtroppo è saltato tutto!".

Scrivete nei commenti cosa si può fare in 25 minuti.

PS: nella versione integrale dell'audio c'è anche la biografia completa di Vivaldi. Ascoltare per credere. Durata del video: 3 minuti e 19 secondi.



martedì 22 luglio 2008

Sette domande ad Acea sulla bolletta dell'acqua

Il comitato spontaneo di cittadini per l'acqua pubblica di Velletri, dopo l'arrivo delle prime bollette da Acea Ato 2 Spa, ha elaborato una prima serie di osservazioni.

1. Mancata lettura annuale del 2007
Il disciplinare tecnico - parte integrante della Convenzione di gestione - stabilisce al punto 13.1 che il gestore è obbligato ad effettuare almeno una lettura dei contatori all'anno. Tale norma garantisce, infatti, una corretta applicazione delle tariffe relative alle eccedenze idriche, che sono proporzionali al consumo.
Acea Ato 2 ha comunicato che effettuerà le letture dei contatori a partire dal mese di Ottobre, inviando successivamente la fattura con il calcolo delle eccedenze. La lettura sarà dunque relativa a un anno e 11 mesi circa, considerando che l'ultima lettura effettiva è avvenuta tra il novembre e il dicembre 2006. Se venisse applicato il calcolo delle eccedenze su questa lettura, una parte del consumo verrebbe fatturato utilizzando illegittimamente una eccedenza più alta, e quindi più cara. Facciamo l'esempio di una famiglia che consuma mediamente 300 MC/anno. In un anno avrebbe 150 MC di eccedenza (300 di consumo - 150 di minimo impegnato già pagato con il canone): andrebbe quindi a pagare 100 MC in prima eccedenza (al costo di 0,6774 euro/MC) e 50 MC in seconda eccedenza (al costo di 0,9908 euro/MC). Se invece il consumo di un anno e undici mesi venisse considerato dopo un'unica lettura come un unico conguaglio, la stessa famiglia si troverebbe a pagare di più, visto che - ad esempio - parte del consumo in prima eccedenza cadrebbe nelle eccedenze superiori.
E' per questo che il gestore è obbligato contrattualmente a effettuare almeno una lettura all'anno.

2. Mancata informazione sulla tariffa vigente
La prima tariffa di Acea Ato 2 per il Comune di Velletri è stata pubblicata il 28 febbraio del 2008 (BURL n. 8/2008). La tariffa pubblicata era identica a quella comunale, in vigore fino al 2006.
Nel maggio del 2008 (BURL n. 19 del 21 maggio 2008) sono state pubblicate le nuove tariffe relative al 2007, con un aumento dell'intera articolazione tariffaria. Queste tariffe non sono state al momento pubblicate sul sito dell'Ato 2 o sul sito di Acea Ato 2 Spa. I cittadini di Velletri hanno ricevuto il piano tariffario in vigore solo a luglio 2008.
In sostanza è stato utilizzato un servizio essenziale quale l'acqua senza poter sapere quale tariffa sarebbe stata applicata.

3. Mancato rispetto della fatturazione semestrale
Sempre al punto 13.1 del disciplinare tecnico, viene prevista una fatturazione almeno semestrale. La fattura ricevuta dai cittadini di Velletri ha incluso integralmente il canone annuale relativo al consumo minimo di 150 MC obbligatorialmente fatturato (denominato canone nell'articolazione tariffaria).
La fatturazione semestrale garantisce ai cittadini con reddito basso la possibilità di poter pagare l'acqua senza avere difficoltà economiche. Nel caso di Velletri, inoltre, la fattura è arrivata in concomitanza con il pagamento della Tarsu, creando disagi.

4. Mancata comunicazione ai cittadini del nuovo regolamento d'utenza
I cittadini di Velletri non hanno ricevuto e non conoscono il nuovo regolamento d'utenza dell'Ato 2, applicato dal gestore. Non sanno, ad esempio, che Acea Ato 2 Spa può sospendere la fornitura in caso di mancato pagamento della bolletta.
Molte clausole prima vigenti con la fornitura comunale sono radicalmente cambiate, ma nessuno ha informato i cittadini.

5. Mancato invio della Carta del Sistema Idrico Integrato
La Carta del SII è l'elenco dei diritti/doveri del gestore e del cittadino che usufruisce dell'acqua potabile e del sistema di fognatura. E' un documento molto importante, dove si stabiliscono i livelli di servizio che Acea Ato 2 deve garantire. Se il cittadino non la riceve, non può conoscere i propri diritti.

6. Errori nelle cifre indicate sulla fattura
La fattura inviata contiene errori macroscopici che se non corretti comporteranno aumenti non legittimi della tariffa applicata. Il costo al MC del canone fognatura, ad esempio, viene indicato nella fattura a 0,888 euro, mentre la cifra corretta è dieci volte inferiore, 0,0888 euro. Quanto è affidabile il software che gestisce il calcolo delle fatture?

7. Mancata applicazione della tariffa sociale
La convenzione di cooperazione dell'Ato 2 - che è il documento madre che regola la nuova gestione da parte di Acea Ato 2 Spa - all'articolo 3 prevede tra l'altro "la tutela dei cittadini non abbienti da attuare attraverso meccanismi di compensazione tariffaria". Tale documento è stato siglato da tutti i Comuni il 9 luglio del 1997 ed è stato votato dal consiglio comunale di Velletri nel 2005. I Comuni dell'Ato 2 hanno cioè affidato il servizio idrico integrato ad Acea con la precisa clausola di far pagare meno i cittadini di basso reddito. Ad oggi questa norma di giustizia e solidarietà non è rispettata.

Il comitato spontaneo per l'acqua pubblica di Velletri è aperto a tutti i cittadini per aiutarli a far valere i propri diritti con Acea Ato 2 Spa. Ci vediamo ogni mercoledì alle 17.30 presso il dopolavoro ferroviario, di fianco alla stazione FS di Velletri.

domenica 13 luglio 2008

Acqua, Marrazzo bacchetta l'Acea «Più impegno nella distribuzione»

In visita a Velletri per inaugurare l'estate veliterna e la ristrutturata sede del fondo antico, il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo si è trovato di fronte a una protesta pacifica contro gli inceneritori «produttori di morte» e contro Acea, il gestore dell'idrico a Velletri e nella zona dei Castelli romani.

Marrazzo non si è sottratto al dialogo e, seppur colto di sorpresa, ha cercato di dare delle risposte alla cittadinanza. «Avevo nei miei occhi Napoli - ha detto rispondendo ai manifestanti - e non potevo permettere che la nostra regione finisse così. Non ci saranno danni alla salute. La raccolta differenziata era sì un primo passo ma non sufficicente a fronteggiare l'emergenza rifiuti».
E sulla crisi idrica ha aggiunto: «Il problema dell'acqua lo stiamo affrontando in primo luogo con una massimizzazione degli investimenti tramite fondi europei. Siamo la Regione che tra il 2007 e il 2013 spenderà di più, circa 300 milioni di euro. In secondo luogo dico che le politiche idriche devono guardare subito al problema. Ci vuole una politica integrata perchè l'acqua è un bene primario. E quindi se qualcuno ha preso una concessione e fa pagare anche alcuni costi agli utenti, quel qualcuno - ha detto riferendosi evidentemente ad Acea Ato2 - deve capire che deve fare degli investimenti che consentano la distribuzione. Fondamentale è poi avere una cultura della non dispersione dell'acqua, e qui mi appello ai cittadini».
Molti cittadini sostengono che da quando la gestione dell'idrico è passata ad Acea si è tornati indietro di anni: «Semplicemente assurdo - ha commentato una donna - per noi sono aumentati i costi ma il servizio è peggiorato. Parlare al telefono con dei responsabuili di Acea è un terno al lotto, per non parlare della risoluzione del problema, lontana anni luce. Non sanno dove mettere le mani, non sono in grado di gestire un servizio così importante. Vivo in via di Rioli - ha continuato - e non abbiamo acqua: per lavarmi devo andare da mia sorella che vive in centro, eppure le tasse e le bollette le pago regolarmente».
Marrazzo ha poi parlato dell'importanza dei festeggiamenti dell'estate. «Si deve capire che non esiste solo l'estate romana - ha commentato il governatore - siamo una regione che cerca di essere sempre accanto ai comuni. I Castelli sono, a mio avviso, uno dei territori sui quali bisogna investire. Sarebbe un grave errore non puntare su questo lembo di terra baciato da dio per un rilancio del turismo. E per adesso la Regione ha ancora molto da recuperare».

Michela Galuppo (Il Tempo, 13/07/08)

Crisi idrica, accuse ad Acea

sabato 12 luglio 2008

Sindaco, liberaci da Acea

Lettera aperta al sindaco di Velletri Fausto Servadio

La nuova amministrazione comunale sta imparando a proprie spese come sono cambiati i rapporti di forza e le decisioni nella gestione dell'acqua da quando il Consiglio Comunale nel 2005 ha ceduto il sistema idrico alla multinazionale ACEA.
Qualche settimana fa Acea aveva rassicurato il Comune sulla rateizzazione delle bollette, sul piano di rientro per la contaminazione dei pozzi dovuta alle alte concentrazioni di arsenico, vanadio e altre sostanze e sul piano di normalizzazione del flusso di acqua.
Sull'emergenza idrica pochi giorni fa la stessa Acea ha annunciato che "starebbe attuando tutte le misure per contenere i disagi, inclusa la predisposizione di un piano che prevede turni di fornitura idrica nei comuni sotto emergenza idrica".
La realtà è differente, visto che in pochissimo tempo il comune di Velletri è stato obbligato a bypassare la multinazionale dell'acqua e chiedere direttamente l'intervento del prefetto di Roma.
Perchè?
Come mai l'amministrazione comunale non è stato allertata in tempo dal gestore sull'imminente emergenza idrica?
Come è possibile che la situazione sia precipitata in così poco tempo, senza che ci fossero state particolari condizioni climatiche come la siccità (dopo vari anni i mesi di maggio e giugno hanno visto un ritorno in quantità delle pioggie) e l'aumento della temperatura (che tuttora rientra nella normalità, anzi, per la prima volta dopo anni abbiamo avuto una primavera molto fredda)?
C'è poi la questione arsenico, che è sicuramente grave. Secondo l'assessore Moretti 11 pozzi su 12 non sono a norma e la stessa Acea ammette che la situazione è molto difficile.
Come mai soltanto poche settimane fa il gestore ha chiesto la deroga? Perchè nessuno ha informato la popolazione sulla reale qualità della acqua per uso umano?
Ricordiamoci che se è vero che il sistema idrico è gestito completamente da Acea, è pur vero che il Sindaco è il responsabile della salute pubblica cittadina.
Purtroppo questo è soltanto l'inizio di un rapporto di forza tra il potere pubblico - e perciò l'intera città di Velletri - e il gestore privato.
Acea non rispetterà mai gli interessi della popolazione; decreterà lo stato fatiscente della rete idrica e con questo argomento farà pagare ai cittadini gli investimenti.
Con la scusa dell'emergenza, le garanzie ambientali e democratiche diveranno semplici "cavilli burocratici" da evitare con affidamenti diretti degli appalti. Chi garantirà la trasparenza degli investimenti? Un Comune disarmato che non ha più il potere di chiedere al gestore di garantire un flusso minimo di acqua?
Da anni il movimento per l'acqua pubblica segue da vicino il comportamento delle multinazionali come ACEA: dove l'acqua viene privatizzata l'azienda aumenta le bollete, non applica una vera tariffa sociale, manca la trasparenza e il potere pubblico viene messo sotto scacco dall'interesse economico.
Caro Sindaco il problema dell'acqua potrà essere risolto solo con la partecipazione diretta di tutta la popolazione, senza abbassare la testa di fronte alla multinazionale ACEA, che in Honduras come a Velletri tratta i cittadini come clienti/sudditi.
Riproponiamo quindi al sindaco Servadio, ai componenti della giunta e a tutti i consiglieri di creare un tavolo permanente di consultazione con la popolazione sulla questione idrica. Certe scelte sono troppo importanti e il coinvolgimento diretto della popolazione è essenziale.
Chiediamo che vengano resi pubblici i dati aggiornati sulla qualità dell'acqua, perché non vogliamo bere un'acqua non sicura per la nostra salute.
Chiediamo che il Sindaco, la giunta e il consiglio comunale si impegnino ad ottenere una tariffa equa, visto che paghiamo una delle bollette più care del Lazio (circa il doppio rispetto a Roma).
Vogliamo ricordare come nel piccolo paese di Bassiano il sindaco sia sceso in piazza con la fascia tricolore insieme alla sua popolazione per difendere l'acqua. Vogliamo ricordare come in tanti comuni italiani oggi i Consigli Comunali stiano votando il ritorno alla gestione pubblica dell'acqua, dopo aver sperimentato sulla propria pelle cosa significa la gestione privata dell'acqua.

Caro Sindaco, scenda in piazza con noi, non lasci sola la popolazione di Velletri.