martedì 23 febbraio 2010

Lettera del Sindaco di Velletri Fausto Servadio ad Acea Ato2

Al responsabile Bacino Sud di ACEA ATO 2
Ing. Lucio Bignami

Ad ACEA ATO 2 S.p.A.
Direzione Commerciale - Unità Grandi Clienti
All'attenzione Sig. Paolo Fioroni

In relazione alle note dei cittadini di annullo delle fatture idriche pervenute a Codesta Società ed a Questo Ente inviatevi a più riprese, con invito a riferire in merito alle motivazioni addotte dai cittadini per l'annullamento, preso atto che ad oggi non risultano pervenute a Questo Ente le sue richiamate notizie e stante la recente mozione consiliare a firma dei consiglieri Andreozzi Sergio ed Andolfi Massimo, si invita Codesta Società a riferire con urgenza su quanto richiesto ed a dare sollecito riscontro ai cittadini proponenti l'istanze di annullamento.
Si chiede altresì, voler far conoscere se risulta vero che per i richiamati utenti, è paventato nonostante il reclamo, un prossimo distacco di fornitura.
In caso risultasse corrispondente a vero tale fattispecie, si invita Codesta Società a sospendere qualsiasi azione di stacco fino alla definizione della controversia in essere.
La presente, riveste carattere d'urgenza.
Cordiali Saluti
Velletri lì, 05.11.2009
Il Sindaco
Fausto Servadio

lunedì 22 febbraio 2010

L'assessore regionale all'ambiente: "I dati sull'acqua di Velletri devono essere pubblici"

L'assessore regionale all'ambiente Filiberto Zaratti ha inviato il 19 febbraio scorso una lettera al direttore generale della Asl Alessandro Cipolla dopo la segnalazione del Comitato acqua pubblica Velletri sul diniego all'accesso ai dati relativi alla qualità dell'acqua distribuita da Acea Ato 2. "Le informazioni ambientali spettano a chiunque le richieda - scrive l'assessore Zaratti - senza necessità di dimostrare un suo particolare e qualificato interesse". L'assessore all'ambiente ha quindi chiesto alla Asl di "valutare nuovamente l'istanza prodotta, che a me pare meritevole di accoglimento".
Il comitato acqua pubblica evidenzia, inoltre, che l'accesso negato da parte dell'Asl e l'accesso solo parziale ai dati sull'acqua da parte del Comune di Velletri siano atti particolarmente gravi, che rischiano di pregiudicare ulteriormente la salute della popolazione.
Ripetiamo la richiesta presentata già un anno e mezzo fa all'amministrazione comunale: i dati sull'acqua devono essere resi pubblici almeno mensilmente, per tutte le zone della città. I cittadini devono conoscere la qualità dell'acqua che bevono.
Sulla questione della qualità ambientale delle acque il Comitato sta elaborando in questi giorni un'ampia documentazione che presenterà alla cittadinanza e alla stampa quanto prima.

In allegato la lettera dell'assessore regionale all'ambiente



giovedì 18 febbraio 2010

COMUNICATO STAMPA/ La Asl nega l’accesso ai dati sulla qualità dell’acqua



La Asl nega l’accesso ai dati sulla qualità dell’acqua
Il comune di Velletri mostra solo le analisi di Acea e non i dati dell’Arpa Lazio
La contaminazione da arsenico è ancora presente


I cittadini di Velletri non possono sapere cosa contiene l’acqua distribuita da Acea Ato 2. La Asl ha infatti negato l’accesso ai dati delle analisi sostenendo che “la rilevanza per la salute” non è una motivazione valida. Peccato che il diritto alla salute sia tutelato dalla costituzione e che nessuno può negare ai cittadini l’accesso ai dati sulla qualità dell’ambiente. Inoltre migliaia di pagine di letteratura scientifica dimostrano che la presenza di sostanze quali l’arsenico nell’acqua potabile è strettamente e direttamente correlata con l’insorgenza di tumori. Nonostante questo noi cittadini non possiamo sapere - secondo la nostra Asl - cosa beviamo. Ricordiamo, tra l’altro, che il consiglio comunale un anno fa aveva votato una mozione dando mandato alla giunta di pubblicare i dati delle analisi dell‘acqua: nulla da allora è successo.
Abbiamo quindi chiesto l’accesso ai dati anche all’amministrazione comunale e anche in questo caso non è andata molto bene. Il funzionario del comune Lungarini ci ha spiegato che i dati li potevamo solo visionare e non fotocopiare. La giustificazione? “Li metteremo sul sito”. Paradossale. Non solo. Ci è stato negato l’accesso - sempre dal solerte funzionario comunale - alle analisi effettuate dall’Arpa Lazio lo scorso luglio. Ora attendiamo una risposta ufficiale in merito alla nostra richiesta.
Il rifiuto di fornire i dati sull’acqua da parte della Asl è un fatto grave. Noi sappiamo che il nostro comune ha dei parametri che superano - a volte anche di molto - i limiti stabiliti dalla legge italiana e dalle norme europee. Sappiamo che Acea Ato 2 ha chiesto ed ottenuto una deroga a questi limiti, concessa dalla Regione Lazio e dal Ministero della salute. I dati conosciuti risalgono a due anni fa: cosa è successo nel frattempo? Ci sono stati casi di superamento dei limiti di legge e della deroga?
La stessa deroga prevede che sia data alla popolazione una informazione ampia e corretta sulla qualità dell’acqua. Questo non avviene.
Renderemo noti i pochi dati che l’amministrazione comunale ci ha permesso solo di visionare. Sono decisamente preoccupanti. Nel 2009 in molti punti della città l’arsenico supera ancora i limiti di legge. In questo senso non riconosciamo i valori della deroga, che non sono stati previsti dall’organizzazione mondiale della salute e dall’Unione europea. Nelle analisi fornite da Acea Ato 2 in almeno due casi - sul punto di prelievo, sembrerebbe - si è verificato uno sforamento anche del limite di deroga, ovvero oltre i 50 microgrammi/litro. Non sappiamo, fino a questo momento, quale intervento abbia programmato il sindaco e se la Asl abbia o meno segnalato questo superamento.
Il mancato accesso ai dati è stato segnalato immediatamente all’assessore all’ambiente della Regione Lazio Filiberto Zaratti, alla garante delle risorse idriche Lucia Pitzurra e al dirigente della segreteria tecnica operativa dell’Ato 2 Sandro Piotti. Fino a questo momento nessuno ha risposto. I veri problemi dei cittadini sembrano non interessare.

Il comitato si riunisce con tutti i cittadini che vogliono contestare le salatissime bollette di Acea al dopolavoro ferroviario, il mercoledì e il venerdì, dalle 16.30 alle 19.30.



martedì 16 febbraio 2010

Gestione dei Rifiuti - II Assemblea Pubblica per i Beni Comuni


Sabato 27 febbraio si svolgerà la 2° assemblea pubblica in cui si discuterà del problema dei rifiuti a Velletri. L'assemblea è organizzata dalla Rete per i Beni Comuni composta da associazioni della città che da anni sono impegnate sul territorio. La rete non è composta da partiti e non ha scopi elettorali, anzi, vuole costruire un'unione dei cittadini dal basso, democratica e partecipata. La questione dei rifiuti a Velletri è drammatica, nonostante i cittadini paghino la tassa sui rifiuti e nonostante l'amministrazione comunale continui a fare false promesse sulla raccolta differenziata. Ci chiediamo ad esempio come mai noi paghiamo la Tarsu ed il Comune invece non paga il conferimento in discarica ? Quando inizierà la raccolta differenziata porta a porta e con quali soldi ? Cercheremo anche esempi di comuni vicini che hanno attuato la raccolta differenziata con ottimi risultati come Nettuno e Cori. Chiunque voglia capirne di più o dire la sua è invitato il 27 febbraio a via Lata, 50 (dietro autolavaggio) alla 2° Assemblea Veliterna dei Beni Comuni, alle ore 17.30.

giovedì 11 febbraio 2010

Asl nega accesso ai dati sulla qualità dell'acqua a Velletri


Azienda USL Roma H
Borgo Garibaldi n 12 - Albano Laziale (Roma) 06 93275330-(fax) 93275317

Dipartimento di Prevenzione
SERVIZIO IGIENE ALIMENTI E NUTRIZIONE
Distretto H5 - Velletri - Via San Biagio n. 19 tel 06 96102442/ fax 06 96102443

Velletri 08-02-10
Prot. Sian 135

Oggetto: Richiesta accesso ai dati

In riferimento Sua richiesta di accesso alle analisi delle acque destinate al consumo umano, La informo che tale istanza non può essere accolta in quanto non debitamente motivata, al fine di consentire a questo ufficio di individuare un interesse diretto, concreto ed attuale riferibile alla sua persona. Infatti la motivazione da Lei addotta di "rilevanza per la salute" ha carattere generico, in quanto riferibile all'intera comunità, e pertanto viene meno uno dei requisiti previsti obbligatoriamente della L. 241/90.
Questo ufficio comunque resta a disposizione per gli ulteriori chiarimenti che Lei eventualmente ci vorrà sottoporre.
Distinti saluti

Dirigente medico SIAN H5
D.ssa. Jole MIglierina

Acqua Bene Comune - Video Appello ai Cittadini di Roma

Presidio al Campidoglio contro la privatizzazione di
Acea!
Piazza San Marco (adiacente P.zza Venezia) oggi dalle 17.30 alle
19.00

martedì 9 febbraio 2010

CONTESTAZIONE BOLLETTE ACEA: AVVISO


Acea sta inviando in questi giorni le nuove bollette relative al consumo del 2009. Come per le fatture precedenti, la tariffa applicata non corrisponde a quanto era stato stabilito nell'accordo con l'amministrazione comunale.
Ricordiamo che nel 2006 la società aveva firmato un patto con il Comune e l'Ato2 prevedendo per il 2008 l'applicazione della tariffa di Roma anche nel nostro territorio.

La tariffa di Roma è sicuramente più conveniente ed equa rispetto a quella che sta applicando Acea:

- i primi 92 cubi a Roma costano 0,14 euro/Mc , a Velletri costano 0,85 euro/Mc per le utenze residenziali;
- i commercianti romani pagano la prima fascia di consumo 0,50 euro/Mc, i commercianti di Velletri 2,0 euro/Mc

Chiediamo tutti uniti ad Acea di applicare la tariffa corretta, contestando immediatamente le bollette per il 2009! Il comitato sta inoltre assistendo i cittadini per ricalcolare la bolletta idrica con le corrette tariffe, permettendo così di effettuare subito il pagamento solo della cifra realmente dovuta. Ricordiamo che Acea nel 2008 ha intascato più di 70 milioni di euro solo di remunerazione del capitale, per la gestione dell'acqua nella provincia di Roma. Di fronte a questi utili milionari Velletri continua a ricevere poche ore di acqua al giorno, con una qualità vergognosa.

Contestare le bollette è un diritto e un dovere civile.

Ogni mercoledì e venerdì dalle 16.30 alle 19.30 presso il dopolavoro ferroviario (di fianco alla stazione dei treni) il Comitato fornisce assistenza in maniera gratuita a tutti i cittadini per presentare un reclamo formale ad Acea, all'Ato 2 e al Comune.

A Torino approvata la delibera d’iniziativa popolare per l’Acqua Pubblica!


Moderata soddisfazione del Comitato - Sconfitta del Sindaco Chiamparino

Torino è la prima grande città italiana a deliberare una modifica dello Statuto che impegna la Città a mantenere in mano interamente pubblica gli impianti e la gestione senza scopo di lucro del servizio idrico integrato.

La delibera, che aveva ottenuto il parere favorevole di tutte e 10 le Circoscrizioni cittadine. è passata malgrado l’ostilità dichiarata del Sindaco, che ha certamente pesato sui consiglieri di maggioranza e un loro primo tentativo di emendarla stravolgendone il testo fino a snaturarla.

La ferma opposizione del Comitato – sostenuta anche da una vivace mobilitazione popolare - e un’opera di mediazione condotta dalle consigliere Monica Cerutti-SD e MariaTeresa Silvestrini –PRC con il consigliere Lorusso del PD – hanno portato a una soluzione non ottimale ma accettabile.

I fautori della privatizzazione dell’acqua non si sono fatti mancare nulla: non solo l’astensione del Sindaco ma anche la non partecipazione al voto della minoranza e dei due consiglieri PD Enzo Lavolta e Stefano Gallo. I loro tre voti mancanti hanno così impedito di raggiungere i due terzi dei voti richiesti dalla legge per l’approvazione della delibera in prima lettura (i voti favorevoli sono stati 31 rispetto ai 34 necessari).

Si è dovuto quindi procedere a due successive e distinte votazioni a maggioranza semplice, che si sono concluse oggi 8 febbraio con l’approvazione della delibera di iniziativa popolare sottoscritta da oltre 12.000 cittadini torinesi. Crediamo che non esista un precedente di così vasto coinvolgimento popolare nella politica istituzionale della Città.

Il Comitato Acqua Pubblica Torino si riunisce martedì 9 febbraio (caffè Basaglia, via Mantova 34, ore 20.45) per dare una valutazione nel merito della delibera così approvata.

Scandalo dell’acqua: ce lo spiega Iacona


di Aldo Grasso

Riccardo Iacona, con Domenico Iannacone, Danilo Procaccianti, Vincenzo Guerrizio ci hanno offerto un amaro documentario sulla commercializzazione delle acque: «Acqua rubata » («Presadiretta», Raitre, domenica, ore 21.30). Ad Agrigento, con le tariffe più costose di Italia l’acqua arriva a singhiozzo, e di un colore ributtante; ad Arezzo, le bollette sono molto salate e gli investimenti dell’azienda che distribuisce l’acqua sono sotto la media nazionale; ad Aprilia il consiglio di Stato ha dato ragione al comitato dei cittadini e al movimento dei sindaci che si battono per riprendersi la gestione dell’acqua. Intanto le società che producono e imbottigliano acqua minerale pagano alle Regioni canoni ridicoli per l’utilizzo delle sorgenti. Con guadagni esorbitanti (in proporzione, al ristorante l’acqua costa molto più del vino). Se lo stesso argomento fosse stato affrontato in un talk show non avremmo capito nulla: fra tesi contrapposte, vince non chi ha ragione ma chi è più convincente ed efficace nel sostenere le sue ragioni. Con l’inchiesta è diverso: il genere comporta un’assunzione di responsabilità. In Italia non si privatizza la Rai perché la si considera un servizio pubblico ma si privatizza l’acqua.
fonte: http://www.corriere.it/spettacoli/10_febbraio_09/grasso_acqua_d6b99e9c-155c-11df-a154-00144f02aabe.shtml

venerdì 5 febbraio 2010

BOLLETTE ACEA: CONTESTARLE E' UN DIRITTO!


Acea sta inviando in questi giorni le nuove bollette.
Ricordiamo che nel 2006 la società aveva firmato un patto con il Comune e l'Ato2 prevedendo per il 2008 l'applicazione della tariffa di Roma anche nel nostro territorio.

La tariffa di Roma è sicuramente più conveniente ed equa rispetto a quella che sta applicando Acea:

- i primi 92 cubi a Roma costano 0,14 euro/Mc , a Velletri costano 0,85 euro/Mc per le utenze residenziali;

- i commercianti romani pagano la prima fascia di consumo 0,50 euro/Mc, i commercianti di Velletri 2,0 euro/Mc

Chiediamo tutti uniti ad Acea di applicare la tariffa corretta, contestando immediatamente le bollette per il 2009!

Ogni mercoledì e venerdì dalle 16.30 alle 19.30 presso il dopolavoro ferroviario (di fianco alla stazione dei treni) il Comitato fornisce assistenza in maniera gratuita a tutti i cittadini per presentare un reclamo formale ad Acea, all'Ato 2 e al Comune.

mercoledì 3 febbraio 2010

A SPOLETO L'ACQUA PUBBLICA E' SALVA


Spoleto - Con con 19 voti favorevoli 2 astenuti e 6 contrari il consiglio ha approvato l’emendamento di Spoleto a 5 Stelle che inserisce nello Statuto comunale una modifica riguardante il principio della gestione pubblica del servizio idrico.

L’emendamento di Spoleto a 5 Stelle, integra l’enunciato proposto dal Pd che citava l’Acqua come bene pubblico, con una specifica molto importante che riguarda propriamente le modalità di GESTIONE delle acque.

L’emendamento afferma:

“il principio della proprietà e gestione pubblica del servizio idrico integrato e che tutte le acque, superficiali e sotterranee, anche se non estratte dal sottosuolo, sono pubbliche e costituiscono una risorsa da utilizzare secondo criteri di solidarietà.”

A questo punto, Spoleto può tirare un sospiro di sollievo. Evviva l’Acqua del Sindaco!

Con questa integrazione il Comune di Spoleto si assimila ai provvedimenti presi in favore dell’acqua pubblica da parte dei Comuni Virtuosi con la campagna nazionale per salvaguardare l’acqua del sindaco.

Tutto ciò per scongiurare gli effetti previsti dal decreto-legge Ronchi (v. Decreto-legge 25 settembre 2009, n. 135 convertito in legge il 19 novembre 2009), con cui l’Italia, unico Paese in Europa, si è avviata verso la privatizzazione dell’acqua.

All’art. 15 infatti, il decreto stabilisce che il conferimento della gestione dei servizi pubblici locali debba avvenire, in via ordinaria, a favore di imprenditori o di società private, o a società a partecipazione mista pubblica e privata, mediante procedure competitive ad evidenza pubblica, aprendo così la strada alla gestione dei soliti grandi gruppi industriali.

La possibilità di affidare la gestione a favore di società a capitale interamente pubblico, per la gestione cosiddetta “in house”, è prevista solo come deroga, per situazioni eccezionali e in presenza di “peculiari caratteristiche economiche, sociali, ambientali e geomorfologiche del contesto territoriale di riferimento”.

Con l’introduzione del principio della gestione pubblica nello Statuto del Comune, la città di Spoleto pone un importante vincolo a favore di una gestione locale autonoma dell’acqua.


fonte: http://www.spoletocity.com/index.php/politica-e-istituzioni/comune/4288-a-spoleto-lacqua-pubblica-e-salva