Acea è una delle poche azioni a rimanere a galla nel bel mezzo della bufera che sta coinvolgendo i mercati. Gli esponenti della giunta comunale di Roma avrebbero espresso negli ultimi giorni la disponibilità di Suez Gaz de France, oggi azionisti con una quota dell'8,6%, a salire nel capitale di Acea. E il titolo si difende bene con un +0,03% a 10,90 euro.
I manager del gruppo francese avrebbero, infatti, voluto sondare le intenzioni del Comune in merito all'ipotesi di poter scendere dal 51%, oggi detenuto, al 40%. Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, per il momento avrebbe ribadito che il Comune intende mantenere la maggioranza assoluta nel capitale, ma i pareri discordanti all'interno della maggioranza sono diversi.
Il dibattito all'interno della giunta comunale è dunque aperto anche considerando il debito di 8 miliardi di euro che grava sulle casse del Comune. "Crediamo improbabile un cambio dell'azionariato di Acea nel breve", afferma un analista di una sim milanese, "tra l'altro oggi lo statuto prevede un limite dell'8% al diritto di voto, ma considereremmo l'eventualità che il Comune scenda sotto il 50% positivamente".
La scorsa estate il Comune di Roma aveva negato la sua discesa sotto il 51% del capitale di Acea, "ma a causa dei problemi finanziari del Comune i rumor sulla possibile cessione di azioni Acea stanno aumentando", fa notare Fabio M.Picardi, analista di Banca Imi (hold e target price a 12,5 euro).
Intanto non si sono ancora definiti gli accordi tra Suez e il management di Acea per la ridefinizione della collaborazione che ha dato il via alla joint venture nella distribuzione di elettricità con AceaElectrabel. Trattative sono state avviate da alcuni mesi dopo che la fusione tra Suez e Gaz de France apporterà alla collaborazione in atto anche la rete gas di Roma che Suez otterrà da Eni come parziale contropartita per la cessione della belga Distrigas.
Per quanto riguarda proprio la cessione della rete gas di Roma sembrerebbe che il valore iniziale di 1,1 miliardi di euro individuato al momento della firma tra Eni e Suez per Distrigas potrebbe scendere a seguito dello scorporo di alcuni immobili che non interessano né Suez né ad Acea (il closing tra Eni e Suez è atteso entro fine ottobre). Anche questa rappresenterebbe una notizia positiva.
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