sabato 12 luglio 2008

Sindaco, liberaci da Acea

Lettera aperta al sindaco di Velletri Fausto Servadio

La nuova amministrazione comunale sta imparando a proprie spese come sono cambiati i rapporti di forza e le decisioni nella gestione dell'acqua da quando il Consiglio Comunale nel 2005 ha ceduto il sistema idrico alla multinazionale ACEA.
Qualche settimana fa Acea aveva rassicurato il Comune sulla rateizzazione delle bollette, sul piano di rientro per la contaminazione dei pozzi dovuta alle alte concentrazioni di arsenico, vanadio e altre sostanze e sul piano di normalizzazione del flusso di acqua.
Sull'emergenza idrica pochi giorni fa la stessa Acea ha annunciato che "starebbe attuando tutte le misure per contenere i disagi, inclusa la predisposizione di un piano che prevede turni di fornitura idrica nei comuni sotto emergenza idrica".
La realtà è differente, visto che in pochissimo tempo il comune di Velletri è stato obbligato a bypassare la multinazionale dell'acqua e chiedere direttamente l'intervento del prefetto di Roma.
Perchè?
Come mai l'amministrazione comunale non è stato allertata in tempo dal gestore sull'imminente emergenza idrica?
Come è possibile che la situazione sia precipitata in così poco tempo, senza che ci fossero state particolari condizioni climatiche come la siccità (dopo vari anni i mesi di maggio e giugno hanno visto un ritorno in quantità delle pioggie) e l'aumento della temperatura (che tuttora rientra nella normalità, anzi, per la prima volta dopo anni abbiamo avuto una primavera molto fredda)?
C'è poi la questione arsenico, che è sicuramente grave. Secondo l'assessore Moretti 11 pozzi su 12 non sono a norma e la stessa Acea ammette che la situazione è molto difficile.
Come mai soltanto poche settimane fa il gestore ha chiesto la deroga? Perchè nessuno ha informato la popolazione sulla reale qualità della acqua per uso umano?
Ricordiamoci che se è vero che il sistema idrico è gestito completamente da Acea, è pur vero che il Sindaco è il responsabile della salute pubblica cittadina.
Purtroppo questo è soltanto l'inizio di un rapporto di forza tra il potere pubblico - e perciò l'intera città di Velletri - e il gestore privato.
Acea non rispetterà mai gli interessi della popolazione; decreterà lo stato fatiscente della rete idrica e con questo argomento farà pagare ai cittadini gli investimenti.
Con la scusa dell'emergenza, le garanzie ambientali e democratiche diveranno semplici "cavilli burocratici" da evitare con affidamenti diretti degli appalti. Chi garantirà la trasparenza degli investimenti? Un Comune disarmato che non ha più il potere di chiedere al gestore di garantire un flusso minimo di acqua?
Da anni il movimento per l'acqua pubblica segue da vicino il comportamento delle multinazionali come ACEA: dove l'acqua viene privatizzata l'azienda aumenta le bollete, non applica una vera tariffa sociale, manca la trasparenza e il potere pubblico viene messo sotto scacco dall'interesse economico.
Caro Sindaco il problema dell'acqua potrà essere risolto solo con la partecipazione diretta di tutta la popolazione, senza abbassare la testa di fronte alla multinazionale ACEA, che in Honduras come a Velletri tratta i cittadini come clienti/sudditi.
Riproponiamo quindi al sindaco Servadio, ai componenti della giunta e a tutti i consiglieri di creare un tavolo permanente di consultazione con la popolazione sulla questione idrica. Certe scelte sono troppo importanti e il coinvolgimento diretto della popolazione è essenziale.
Chiediamo che vengano resi pubblici i dati aggiornati sulla qualità dell'acqua, perché non vogliamo bere un'acqua non sicura per la nostra salute.
Chiediamo che il Sindaco, la giunta e il consiglio comunale si impegnino ad ottenere una tariffa equa, visto che paghiamo una delle bollette più care del Lazio (circa il doppio rispetto a Roma).
Vogliamo ricordare come nel piccolo paese di Bassiano il sindaco sia sceso in piazza con la fascia tricolore insieme alla sua popolazione per difendere l'acqua. Vogliamo ricordare come in tanti comuni italiani oggi i Consigli Comunali stiano votando il ritorno alla gestione pubblica dell'acqua, dopo aver sperimentato sulla propria pelle cosa significa la gestione privata dell'acqua.

Caro Sindaco, scenda in piazza con noi, non lasci sola la popolazione di Velletri.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi associo ed esprimo la mia incondizionata solidarietà alla coraggiosa signora della contrada Rioli, che in questi giorni ha esposto denuncia ai Carabinieri.
Poichè, anch'essa come la mia e tante altre famiglie che abitano in questa zona, è vittima dello stesso carnefice, a causa del DISSERVIZIO IDRICO perpetrato in questi giorni dal nuovo gestore.
Chi ha un minimo di memoria storica, ricorderà le numerose manifestazioni pubbliche effettuate contro la uscente amministrazione, proprio per lo stesso problema.
Ricorderà anche, che l'attuale Assessore SANDRO MORETTI, (con delega ai problemi idrici), era uno dei capostipiti, che in qualità di Segretario della LISTA CIVICA PER VELLETRI, cavalcava la tigre del malcontento popolare, sia in Consiglio Comunale che nelle manifestazioni di piazza.
Considerato che, il succitato Assessore, attraverso i manifesti pubblici, con il pretesto della emergenza idrica, comunica ai cittadini, la razionalizzazione idrica, in giorni alterni. In realtà l'esasperazione di tutti gli abitanti di questa zona, testimonia il contrario, poichè l'acqua arriva (quando e se,l'ATO2 decide di farla arrivare) col CONTAGOCCE!!!!!
Eludendo direttive e proclami di Assessori, Tecnici e del SINDACO.
A fronte di una situazione del genere, questi signori della politica, dovrebbero avere la capacità amministrativa, di far rispettare i contratti, oppure: per coerenza nei confronti dei propri elettori, trarre le dovute conseguenze politiche.

BASTA SPENNARE I CITTADINI COME POLLI !!!

SAREBBE ANCHE ORA DI PAGARE LE TASSE PER AVERE UN SERVIZIO, NON UN DISSERVIZIO !!!

ALTRIMENTI A CHE SERVE CAMBIARE GLI AMMINISTRATORI SE I PROBLEMI RIMANGONO UGUALI ??????!!!!!!!!

Firmato da un pensionato esasperato per l'ingiustificato aumento delle tasse comunali.

Anonimo ha detto...

Buongiorno , mi chiamo Mara vivo a velletri in piazza Cesare Battisti , sono un'operaia in una pizzeria . L'acqua (specialmente l'estate) nel mio quartiere ne arriva pochissima ; quando la sera torno a casa spesso mi devo lavare con l'acqua minerale , e vi assicuro dopo 8 ore vicino ad una friggitrice si sentirebbe il bisogno di una doccia ....
e pensare che spesso tornando a casa vedo che a piazza Garibaldi si sta annaffiando il prato quante volte ho la voglia di fermarmi a lavarmi i piedi nella fontana, del resto i cani ci si lavano!!!
mi sono chiesta molte volte se il comportamento del gestore idrico non violi i più elementari diritti civili....
E poi scusate , vi sembra giusto che si debba pagare un canone uguale per tutti , sia chi riceve l'acqua pochi minuti al giorno che chi invece l'acqua l'ha 24 ore?

Vi ringrazio per avermi dato lo spazio per questo mio sfogo , e fin da ora vi dico che potete contare su di me per qualsiasi iniziativa vogliate prendere!!
saluti Mara