giovedì 18 febbraio 2010

COMUNICATO STAMPA/ La Asl nega l’accesso ai dati sulla qualità dell’acqua



La Asl nega l’accesso ai dati sulla qualità dell’acqua
Il comune di Velletri mostra solo le analisi di Acea e non i dati dell’Arpa Lazio
La contaminazione da arsenico è ancora presente


I cittadini di Velletri non possono sapere cosa contiene l’acqua distribuita da Acea Ato 2. La Asl ha infatti negato l’accesso ai dati delle analisi sostenendo che “la rilevanza per la salute” non è una motivazione valida. Peccato che il diritto alla salute sia tutelato dalla costituzione e che nessuno può negare ai cittadini l’accesso ai dati sulla qualità dell’ambiente. Inoltre migliaia di pagine di letteratura scientifica dimostrano che la presenza di sostanze quali l’arsenico nell’acqua potabile è strettamente e direttamente correlata con l’insorgenza di tumori. Nonostante questo noi cittadini non possiamo sapere - secondo la nostra Asl - cosa beviamo. Ricordiamo, tra l’altro, che il consiglio comunale un anno fa aveva votato una mozione dando mandato alla giunta di pubblicare i dati delle analisi dell‘acqua: nulla da allora è successo.
Abbiamo quindi chiesto l’accesso ai dati anche all’amministrazione comunale e anche in questo caso non è andata molto bene. Il funzionario del comune Lungarini ci ha spiegato che i dati li potevamo solo visionare e non fotocopiare. La giustificazione? “Li metteremo sul sito”. Paradossale. Non solo. Ci è stato negato l’accesso - sempre dal solerte funzionario comunale - alle analisi effettuate dall’Arpa Lazio lo scorso luglio. Ora attendiamo una risposta ufficiale in merito alla nostra richiesta.
Il rifiuto di fornire i dati sull’acqua da parte della Asl è un fatto grave. Noi sappiamo che il nostro comune ha dei parametri che superano - a volte anche di molto - i limiti stabiliti dalla legge italiana e dalle norme europee. Sappiamo che Acea Ato 2 ha chiesto ed ottenuto una deroga a questi limiti, concessa dalla Regione Lazio e dal Ministero della salute. I dati conosciuti risalgono a due anni fa: cosa è successo nel frattempo? Ci sono stati casi di superamento dei limiti di legge e della deroga?
La stessa deroga prevede che sia data alla popolazione una informazione ampia e corretta sulla qualità dell’acqua. Questo non avviene.
Renderemo noti i pochi dati che l’amministrazione comunale ci ha permesso solo di visionare. Sono decisamente preoccupanti. Nel 2009 in molti punti della città l’arsenico supera ancora i limiti di legge. In questo senso non riconosciamo i valori della deroga, che non sono stati previsti dall’organizzazione mondiale della salute e dall’Unione europea. Nelle analisi fornite da Acea Ato 2 in almeno due casi - sul punto di prelievo, sembrerebbe - si è verificato uno sforamento anche del limite di deroga, ovvero oltre i 50 microgrammi/litro. Non sappiamo, fino a questo momento, quale intervento abbia programmato il sindaco e se la Asl abbia o meno segnalato questo superamento.
Il mancato accesso ai dati è stato segnalato immediatamente all’assessore all’ambiente della Regione Lazio Filiberto Zaratti, alla garante delle risorse idriche Lucia Pitzurra e al dirigente della segreteria tecnica operativa dell’Ato 2 Sandro Piotti. Fino a questo momento nessuno ha risposto. I veri problemi dei cittadini sembrano non interessare.

Il comitato si riunisce con tutti i cittadini che vogliono contestare le salatissime bollette di Acea al dopolavoro ferroviario, il mercoledì e il venerdì, dalle 16.30 alle 19.30.



3 commenti:

Anonimo ha detto...

perche' nella mia acqua trovo 80 UFC di coliformi?

Comitato Acqua Pubblica Velletri ha detto...

Non dovrebbero esserci!
E' importante richiedere le analisi alla Asl.

Anonimo ha detto...

INAMMISSIBILE! Il diniego è illegittimo ai sensi dell'art 2 comma 1, lett. a , d lgs 152/06 .
Non vi è limite all'accesso alle informazioni in materia ambientale, come quelle inerenti la qualita dell'acqua.
Fate reitare l'istanza da un soggetto diverso( è necessario perche un diniego confermativo allo stesso richiedente non potrebbe eessere impugnato con successo ) e nel caso vi oppongano un ulteriore diniego fate ricorso al tar ai sensi dell'art 25 della legge 241/90.

Valuterei anche l'ipotesi di un esposto per abuso d'ufficio.

avv.sgrignuoli@tin.it