Potrà sembrare paradossale, ma il consiglio comunale del 9 ottobre sul tema dell'acqua ha un vincitore. E' il comitato acqua pubblica di Velletri, composto da cittadine e cittadini che stanno portando avanti da mesi una dura e difficile battaglia, scegliendo di stare fuori dalle piccole beghe politiche. Lo striminzito ordine del giorno che i consiglieri hanno deciso di approvare, chiedendo ad Acea di rispettare i patti – e quindi assumendo chiaramente che il gestore i patti sottoscritti non li sta rispettando – è il frutto di un lavoro di approfodimento e di lotta cittadina che nessun partito in questa città potrà vantare.
I fatti, chiari ed innoppugnabili, sono questi. Da maggio il Comitato sta presentando all'amministrazione della città osservazioni puntuali; sta preparando contestazioni del servizio; sta mostrando a chi finora non ha voluto vedere cosa significhi la gestione privata dell'acqua. Dobbiamo dare atto alla giunta Servadio di aver iniziato ad accogliere e fare proprie le osservazioni del comitato acqua pubblica di Velletri, e di aver quindi iniziato a contestare formalmente il servizio ad Acea. Dobbiamo dare atto anche all'opposizione di aver capito che il tema è strategicamente importante per la città, e di aver quindi proposto al consiglio comunale di votare un primo ordine del giorno.
Tutto questo – che sia chiaro per tutti – non sarebbe avvenuto senza la lotta del comitato acqua pubblica di Velletri.
Sappiamo che tutti cercano ora di portare l'acqua al proprio mulino. Vedremo fino a quando sapranno fare i soli interessi di tutti i cittadini. Molti consiglieri durante la discussione hanno continuato a difendere l'operato di Acea e a ritenere la gestione privata la migliore soluzione. Il consigliere Danilo Rossi, i consiglieri legati all'ex Margherita del privatizzatore Rutelli e lo stesso sindaco non hanno potuto fare a meno di difendere il gestore. I banchi dell'opposizione – a parte Righini, coinvolto personalmente, avendo gestito la fase della privatizzazione – non hanno portato particolari idee alla discussione. Gli unici consiglieri che hanno affermato con forza che il vero problema è la gestione privata dell'acqua sono stati Massimo Andolfi e Sergio Andreozzi. A loro va il nostro plauso.
Di strada da fare, quindi, ce n'è ancora molta. Vogliamo organizzare un incontro con tutti i consiglieri comunali per spiegare loro come funzionano le cose, come è strutturata la governance del sistema idrico integrato, perché Acea Ato 2 fa milioni di utili e investe poco a Velletri, perché i cittadini di Velletri sono costretti a bere acqua contaminata da metalli, perché paghiamo la tariffa più cara della provincia di Roma. Chiameremo questo incontro "Acea for dummies", come quelle guide di informatica pensate per chi non sa usare neanche il mouse.
Ora il Comune di Velletri ha accolto una delle richieste del comitato acqua pubblica, quella cioè di applicare la tariffa di Roma – notevolmente più bassa – ai consumi idrici del 2008. Vedremo cosa risponderà Acea e l'Ato2.
Chiediamo quindi a tutti i cittadini di non pagare subito le prossime bollette idriche: prima della scadenza venite al Comitato per verificare che la tariffa che vi verrà applicata sia giusta. E visto che il consiglio comunale ha accolto anche la nostra richiesta di applicare la tariffa sociale, chi ha un reddito inferiore agli 11.000 euro annui, venga al comitato e insieme chiederemo ad Acea di rispettare i vostri diritti. Contesteremo insieme – senza nessun costo per nessuno – tutte le irregolarità, per difendere ciò che ci appartiene: l'acqua, bene comune irrinunciabile.
Il comitato può essere contattato ogni mercoledì alle 17.30, presso il dopolavoro ferroviario di Velletri.
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1 commento:
grazie per l'impegno profuso e congratulazioni per i risultati raggiunti nel nome di tutti i cittadini veliterni. Marco - velletri
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