lunedì 2 agosto 2010

Simulazione realizzata dalla STO: ACEA ato2 dovrebbe pagare "una penale pari a circa 20 milioni di euro /anno".

Estratto dalla relazione della Segretaria Tecnico Operativa (STO) all'ultima Conferenza dei Sindaci (5 luglio 2010).

f) Applicazione del parametro di misurazione delle prestazioni MALL
L’appendice A del Disciplinare Tecnico, allegato alla Convenzione di Gestione prevede l’attivazione da parte del Gestore del S.I.I. di appositi registri di misurazione delle prestazioni.
Tali registri sono sintetizzati in alcuni parametri calcolati su base annua con apposite formule che sono utilizzati in occasione della verifica triennale della tariffa per il calcolo del parametro MALL:

MALL = QUAL x INTV x TAN

Il MALL è pari ad un coefficiente inferiore o uguale all’unità che moltiplicato ai costi operativi
inseriti in tariffa ne conferma o ne diminuisce il valore.

Il parametro QUAL misura la qualità del servizio, il parametro INTV misura lo stato di
attuazione degli interventi, il parametro TAN deriva dall’osservazione globale degli indicatori
effettuata dal Garante Regionale del S.I.I.

- RECL è il parametro che tiene conto dei reclami presentati dall’utenza;
- CONT è un parametro che tiene conto del contenzioso tra il Gestore e gli utenti;
- INTER è il parametro che tiene conto delle interruzioni di servizio idrico;
- DIFP è il parametro che tiene conto del difetto di erogazione idrica;
- DIFF è il parametro che tiene conto del difetto di collettamento dei reflui;
- QUAP è il parametro che tiene conto della qualità delle acque potabili;
- QUAS è il parametro che tiene conto della qualità delle acque di scarico.

Fino ad ora nonostante le numerose richieste fatte dalla Segreteria Tecnico Operativa, il Gestore non ha integrato tutte le informazioni necessarie per il calcolo di tali parametri e risulta quindi impossibile, a meno di simulazioni, calcolare il valore reale del parametro MALL.

In particolare, come evidenziato nelle note inviate al Gestore mancano le informazioni
seguenti:

- il parametro RECL non è individuabile: il registro dei reclami esiste ma non contiene i dati
per l’individuazione del parametro gg (numero medio di giorni intercorrenti tra la
presentazione del reclamo e la sua evasione);
- il parametro CONT non è individuabile: non è stato predisposto il registro;
- il parametro DIFP non è individuabile: il registro del difetto di erogazione idrica esiste ma
non contiene i dati per l’individuazione del parametro DIF (ore convenzionali di riduzione),
ABDIF (numero di utenze interessate dalla riduzione), Qc (portata continua minima di
contratto), Qf (portata ridotta media nel periodo di riduzione), tr (numero delle ore di
ciascuna riduzione);
- il parametro DIFF non è individuabile: non è stato predisposto il registro.

Inoltre si ricorda che la delibera 5/08 approvata dalla Conferenza dei Sindaci del 5 dicembre
2008 al punto 6 stabilisce quanto segue:

“la prossima revisione tariffaria triennale sarà deliberata solo se il Gestore avrà provveduto a fornire i dati necessari per l’applicazione del parametro di misurazione delle prestazioni - che eventualmente potrà essere aggiornato - e per l’unificazione delle articolazioni tariffarie nell’ATO 2”.

Al fine di evitare l’inapplicazione della prossima revisione tariffaria prevista nel 2011, si
rende necessario da parte di ACEA ATO 2 S.p.A. l’attivazione dei registri mancanti e l’integrazione per quelli che risultano incompleti.

La STO ha effettuato delle simulazioni di calcolo del parametro MALL, in base alle
informazioni in possesso e in mancanza di queste effettuando delle ipotesi.

La prima simulazione è stata effettuata utilizzando per il calcolo del QUAL i parametri
calcolati sull’ATO 2 e dove mancanti inserendo come valore la media di quelli calcolati, è stato
imposto pari all’unità il parametro INTV nonostante quello calcolato risultasse maggiore ed è stato assegnato al TAN il valore massimo ammissibile.

Tale simulazione, se fosse confermata comporterebbe una penale pari a circa 20 milioni di euro/anno.

Sono state effettuate altre due simulazioni mantenendo per il calcolo del QUAL i parametri
calcolati sull’ATO 2 e dove mancanti inserendo il valore dell’ATO 4 e dell’ATO 5 ottenendo risultati aventi lo stesso ordine di grandezza.

La Segreteria presenta questa comunicazione al fine di stimolare:

- ACEA ATO 2 a fare gli sforzi necessari per migliorare gli standard dei servizi;
- ACEA ATO 2 a fornire i dati necessari;
- la presa d’atto della necessità di rivedere il metodo di calcolo della penale.

Ricordo che la procedura di calcolo di questo parametro “MALL” è contenuta nel
Disciplinare Tecnico allegato alla Convenzione di Gestione e che è stata tratta dal Disciplinare Tipo redatto nel 2000 dall’Assessorato opere e reti di servizi e mobilità della Regione Lazio e messo a disposizione della Segreteria dei cinque ATO presenti nella Regione Lazio.

Roma, 31 maggio 2010

1 commento:

Anonimo ha detto...

Risposta di Sandro Cecili, presidente di acea ato2: "SStamattina sono pervenute molte critiche alla nostra gestione del servizio.

Chiaramente sono critiche che saranno valutate singolarmente dai vari responsabili ma delle
quali mi faccio carico personale.

Per quanto riguarda il MALL che è una descrizione della qualità del servizio reso, vorrei fare
una dichiarazione.
A nostro parere questo MALL, ancorché compreso nella Convenzione di Gestione, non è un parametro significativo per la descrizione del servizio reso dal Gestore, per
diversi motivi. Il primo motivo è che si tratta di un valore che, in qualunque modo lo si calcoli,
è sempre inferiore a 1 e quindi commina una penale al gestore, e a nostro avviso questo non è
possibile. Inoltre, trasforma quelle che sono delle criticità patologiche del sistema: penso alla
presenza di turni, alla presenza di situazioni non a norma, ad altre situazioni che noi abbiamo
ereditato non perfettamente regolari (concedetemi questo eufemismo) e che ricadono sul
gestore con conseguente attribuzione di una penale. Non possiamo trasformare cose
patologiche dovute al sistema in una penale per il gestore. Un terzo motivo è che questi indici a
nostro parere non hanno una significatività nella definizione della qualità del servizio.
Quindi chiedo a questa assemblea la possibilità di poter lavorare insieme all’Autorità d’Ambito
per trovare una soluzione che possa descrivere effettivamente la qualità del servizio reso.
___

Caramba...