Quando Acea dice salta, il comune risponde: quanto in alto? Quando la multinazionale chiama, chi ci rappresenta risponde: subito. Questo è il messaggio che trapela dalla riunione a porte chiuse che si è svolta questa mattina tra il management di Acea Ato 2 Spa e l’amministrazione comunale. Il comitato acqua pubblica aveva chiesto all’assessore Pocci e al sindaco Servadio di poter partecipare all’incontro, in rappresentanza delle cinquecento famiglie che fino ad oggi hanno contestato una tariffa illegittima. Ma ai cittadini il Comune e il Sindaco hanno deciso di chiudere la porta in faccia.
Nei giorni scorsi in molti avevamo letto dell’acqua tagliata ad un pensionato per una bolletta non pagata di settanta euro. E’ solo la punta dell’iceberg. Tanti cittadini in questi giorni ci stanno raccontando storie simili: macchine che arrivano sulle residenze, quasi di nascosto, operai che tagliano i tubi e fuggono, fogli che annunciano la sospensione dell’acqua senza indicare neanche il numero di utenza. E poi riallacci fatti solo dopo aver pagato tutto, senza accettare nessuna forma di rateizzazione.
Cari cittadini, questa è l’acqua privata, questa è la gestione che anche il nostro consiglio comunale ha approvato nel 2005, con il voto unanime, con le forze congiunte del Pd e del Pdl. Nessuna iniziativa concreta è stato presa per tutelare i cittadini di Velletri da una azienda che fa finanza e profitti su un bene essenziale. Il consiglio comunale, la giunta, nessuno ha chiesto, ad esempio, che l’acqua non venga staccata a chi ha un reddito basso, visto che la tariffa sociale non è stata mai applicata. Nessuno ha chiesto che venga garantita l’acqua ai disabili, a chi vive di pensione sociale, a chi ha un reddito ai limiti della povertà. Acea è una azienda privata e non guarderà in faccia nessuno.
Il comitato acqua pubblica, con la firma di diversi cittadini, ha presentato nei giorni scorsi un esposto all’antitrust, alla commissione nazionale delle risorse idriche e al garante regionale, spiegando come la tariffa applicata a Velletri e nella provincia di Roma sia illegittima, perché non rispetta quanto previsto dal contratto e dalla legge. Chiediamo che Acea sospenda immediatamente i distacchi dell’acqua fino a quando non vi sarà una decisione terza sulle contestazioni e fino alla pronuncia definitiva delle autorità interpellate. Chiediamo, quindi, al consiglio comunale di Velletri di appoggiare la richiesta dei cittadini, invitando Acea a non proseguire nei distacchi dell’acqua.
E’ ora che la città reagisca. Per questo chiediamo a tutti di partecipare all’assemblea cittadina il prossimo cinque giugno. Discuteremo insieme quali iniziative preparare per difendere la nostra acqua da chi fa politica per interesse e dalle aziende private.
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